La nostra storia
Tutto è cominciato nel 1970, quasi per caso.
Durante alcuni lavori sulla sponda destra del torrente Mongia, si formò un piccolo invaso d’acqua. Battista Ascheri, con un po’ di intuito e spirito pratico, vide l’opportunità di creare un laghetto per la pesca. Sistemò un allacciamento vicino al Ponte Naturale per garantire il ricambio dell’acqua, e in poco tempo iniziarono ad arrivare i primi pescatori.
Non si limitavano solo a pescare: le domeniche si passavano lì, tra grigliate improvvisate e partite a bocce all’ombra degli alberi. Un piccolo angolo semplice, ma pieno di vita.
1985 – Un nuovo inizio
Nel 1984 Battista venne a mancare, ma l’attività non si fermò. Dal 1985, accanto al laghetto, venne montata una tenda ristorante, una struttura mobile che fino a quel momento era stata attiva nei pressi di Carrù, gestita dal mitico “Pino Chibur”. Così cominciò una nuova fase, con la ristorazione a fianco della pesca.
1994 – L’alluvione
Per anni, la tenda ristorante accolse ospiti durante l’estate, fino a quando, il 5 novembre 1994, una grave alluvione devastò la zona. Fortunatamente, la tenda era già stata smontata in vista dell’inverno, ma tutto intorno era irriconoscibile. Senza mezzi e con i paesi vicini impegnati nella ricostruzione, sembrava che tutto dovesse finire lì.
1995 – La ripartenza
E invece no. Grazie all’aiuto di amici, parenti e associazioni, nel maggio 1995 si riuscì a ripartire, anche se con un laghetto più piccolo, alimentato da acqua di sorgente. La ristorazione riprese, con la stessa voglia di fare e accogliere.
2002–2003 – La nuova sede
Col tempo, la natura cominciò a coprire le ferite del paesaggio, ma il laghetto non fu più ricostruito. Le normative imponevano nuove regole, e anche la tenda ristorante dovette fermarsi per adeguamenti che, nel vecchio sito, risultavano impossibili.
Si decise così di spostarsi su un terreno più sicuro, accanto alla strada comunale. I lavori iniziarono nel novembre 2002 e si conclusero nel 2003. Da aprile 2004, grazie anche al contributo della Regione Piemonte, il nuovo ristorante è finalmente attivo. Si è scelto di mantenere la stagionalità, con apertura da primavera fino a fine novembre.
2016 – Ancora acqua
Nel 2016, un’altra alluvione ha colpito la zona. I danni, fortunatamente, sono stati contenuti, ma hanno reso necessari nuovi interventi su parcheggio, area giochi, campo bocce e zona pic-nic.
2020 – Un anno difficile
Il 2020 è stato un anno complicato per tutti. L’apertura è slittata a luglio a causa del Covid-19 e si è chiusa in anticipo, a novembre. In mezzo, un’altra alluvione: il 2 ottobre il parcheggio ha retto, ma l’area pic-nic è andata perduta.
Grazie
Nonostante tutto, siamo ancora qui e lo dobbiamo a chi ci ha sempre sostenuto, a chi è passato anche solo una volta, a chi ci sceglie ogni anno. A tutti voi: grazie.
